domenica 27 giugno 2010

Italia fuori dal mondiali.Italia fuori dal mondo.Italiani fuori di testa

Giovedì 24 giugno 2010,giorno di San Giovanni,l'Italia esce dal mondiale di Sud Africa 2010 umiliata 3-2 dalla Slovacchia.La nazione piange.Il tg 5 e Studio Aperto della sera,dedicano le loro rispettive testate esclusivamente agli azzurri,La Repubblica del 25 giugno dedica le prime 11 pagine al tragico avvenimento,la seduta in parlamento si è trasformata in una visione collettiva della partita dai loro computer,in pieno stile bar-sport(ancora più del solito,se riuscite ad immaginarvelo) con urla ed esultanze ai gol di Di Natale e Quagliarella.Ricordo con chiarezza le notti del 4 e del 9 luglio 2006,giorni in cui l'Italia vinse delle grandi partite in semifinale con la Germania e in finale con la Francia.La nazione esplose per una semplice partita di calcio.In quei momenti meridionali anti-settentrionali,settentrionali anti-meridionali,leghisti,disoccupati,cassintegrati,pseudo-fascisti,pseudo-comunisti e tutta la gente che popola il nostro paese era tutta in piazza a festeggiare,a urlare e a esultare.In 146 anni,non s'era mai vista l'Italia tanto unita.Ovviamente il 10 luglio 2006 sono tornati tutti i vecchi odi,rancori e conflitti.Per 4 anni abbiamo divinizzato i miliardari modaioli ignoranti che ora stiamo contestando.Mi metto anche io tra quelle persone dato che allora dovevo ancora aprire gli occhi sulla deplorevole realtà che è il calcio.Oggi stanno insultando un gruppo di persone che fino a qualche settimana fa erano visti come divinità.Mi trovo d'accordo con molte persone che accusano giustamente la volubilità del popolo bue italiano che contesta violentemente e ingiustamente i giocatori con l'unica colpa di aver giocato male una partita
Queste contestazioni nascono dall'accusa di aver messo la nazione in ridicolo di fronte al mondo intero.Si scatena allora la rabbia dei patriottici e di coloro innamorati dell'Italia.Il periodo dei mondiali è,chissà perchè,l'unico periodo in cui tutti si ricordano di essere italiani e di amare l'Italia,l'unico periodo nel quale siamo uniti e sventolano tricolori dappertutto.La mia domanda è:perchè questa rabbia viene fuori solo ed esclusivamente per cose stupide come il calcio?Perchè non sono ugualmente innamorati della patria quando c'è da mandare a casa un governo di populisti,oppressori e ladri?Le figuracce davanti al mondo le facciamo quotidinamente,e le facciamo quando mandiamo i rappresentanti della Lega all'europarlamento,quando Berlusconi si fa immortalare con un paio di escort portate nella sua chilometrica villa su aerei militari pagati con i soldi dei lavoratori,quando facciamo sapere al mondo delle vergognose ronde o delle leggi anti-immigrazione.Perchè,allora,non facciamo venir fuori la nostra rabbia per certe cose?La nostra Italia è uno zimbello costante e vi assicuro che il mondo non se ne può fregar di meno se l'Italia ha battuto o no la Slovacchia.Se solo la metà delle persone che hanno festeggiato la notte del 9 luglio 2006 stessero quotidianamente in piazza,vi assicuro che cambierebbe qualcosa.Non bastano gli scioperi indetti da sindacati a dir poco strafottenti ai problemi dei lavoratori,da istituzioni che dovrebbero fornire un'alternativa seria al popolo italiano invece non fa altro che usare "parole diverse,le stesse prigioni" o da rappresentanti di partito a capo di un'opposizione floscia.Ciò di cui ogni Stato ha sempre avuto paura nel corso dei secoli è la rabbia popolare.In qualsiasi tipo di dittatura,la prima regola è di placare i bollenti spiriti del popolo.Così hanno fatto i regimi del passato,da Augusto a Luigi XIV che hanno messo a tacere le classi sociali più ardite,così hanno fatto Mussolini e Hitler nella storia contemporanea.Gli Stati moderni hanno il compito facilitato dal fatto che le classi sociali non esistono più.Bastano poche frasi demagogiche ben piazzate e il gioco è fatto.La rabbia del popolo è totalmente assopita grazie all'ottimo lavoro dei nostri governanti.Ma non l'hanno addormentata del tutto,bensì l'hanno solo indirizzata altrove.Il mondo malato del calcio è un terreno fertile per una rabbia sterile,inutile,che causa ancora più danni alla popolazione.In un primo momento,ero molto felice di sapere che i mondiali del 2010 si sarebbero tenuti in Sud Africa,un paese sottosviluppato africano,dove l'oppressione di monarchie assolute millenarie,fame e miseria divorano la popolazione.Ma mi sono ricreduto dopo poche ore di riflessione:il successo dei mondiali,il ricavato delle 64 partite,lo share di miliardi di persone,le migliaia di euro ricavati dal turismo non faranno altro che alimentare il cancro del sistema capitalistico nobiliare che attanaglia questi popoli.I soldi saranno divorati dai principi,dalla nobiltà,da proprietari terrieri,dal sistema della globalizzazione.Così il popolo africano farà la fame peggio di prima aggiungendo la beffa al danno.Tra pochi mesi tutti avremo dimenticato queste popolazioni che vivono in un'agonia quotidiana e questi bambini che muoiono per raffreddori o semplici coliti perchè non hanno la possibilità di comprare nemmeno la penicillina.Il sistema capitalistico funziona così:le nazioni,le popolazioni e i lavoratori sono come delle macchine fotografiche usa e getta.Questo è ciò che genera il calcio.Sfruttamento,capitalismo,disuguaglianze sociali ed economiche,odio,razzismo e campanilismi ingiustificati.Non c'è nessuna ragione di fomentare odi secolari tra Francia,Germania,Inghilterra e Italia per uno stupido gioco.A livello di campionati nazionali lo scenario è ben peggiore.Non c'è nessun motivo,per esempio, per cui le squadre del sud debbano odiare città come Verona o Firenze se non per l'ingente quantità di fascisti e razzisti ivi presenti.Se l'Italia è così disunita,priva di amor proprio,priva di fratellanza e piena di odio per ragioni che non sono ricordate più da nessuno è al 90% causa del calcio.Inoltre sono assolutamente immorali gli stipendi dei giocatori e i loro relativi costi nel calciomercato.E' un insulto ai lavoratori e ai proletari,che purtroppo esistono ancora,che un bellimbusto del calibro di Cristiano Ronaldo venga acquistato per quasi 100 milioni di euro e venga pagato quasi 40 milioni di euro l'anno.E' un insulto,è un'immoralità,è una bestemmia a coloro che lavorano e lo Stato ladro,truffatore e sanguisuga mette loro i piedi in testa.Il calcio moderno non fa altro che produrre gente del genere che vengono seguiti come déi da ragazzini/e ignari/e e saranno messi da parte quando stancheranno la gente diventando ripetitivi.Non seguire più il calcio è già un primo passo verso l'unione finalmente di tutt'Italia.Con l'Italia unita allora sì che potremmo fare qualcosa contro lo Stato moderno.Attenzione,io non incito alla violenza o alla lotta.Parlo di qualcosa dal punto di vista culturale e ideologico.In sostanza,non allontaniamoci dal discorso iniziale.Se noi italiani mettessimo lo stesso furore e la stessa rabbia per le cose serie e non per un divertimento prestabilito allora potremmo definirci un popolo serio.Diciamo basta a questi soprusi,a questi lavaggi del cervello.I nostri padroni ci vogliono tutti uguali a fare la lotta tra noi come soldatini.Vogliamo dar loro ragione?Vi consiglio un metodo:fate finta che questa nostra situazione sia una partita di calcio in cui il popolo lavoratore è l'Italia e i padroni ladri,populisti e capitalisti siano gli slovacchi.Loro hanno rubato la partita corrompendo l'arbitro,un arbitro chiamato libertà
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