domenica 27 giugno 2010

Italia fuori dal mondiali.Italia fuori dal mondo.Italiani fuori di testa

Giovedì 24 giugno 2010,giorno di San Giovanni,l'Italia esce dal mondiale di Sud Africa 2010 umiliata 3-2 dalla Slovacchia.La nazione piange.Il tg 5 e Studio Aperto della sera,dedicano le loro rispettive testate esclusivamente agli azzurri,La Repubblica del 25 giugno dedica le prime 11 pagine al tragico avvenimento,la seduta in parlamento si è trasformata in una visione collettiva della partita dai loro computer,in pieno stile bar-sport(ancora più del solito,se riuscite ad immaginarvelo) con urla ed esultanze ai gol di Di Natale e Quagliarella.Ricordo con chiarezza le notti del 4 e del 9 luglio 2006,giorni in cui l'Italia vinse delle grandi partite in semifinale con la Germania e in finale con la Francia.La nazione esplose per una semplice partita di calcio.In quei momenti meridionali anti-settentrionali,settentrionali anti-meridionali,leghisti,disoccupati,cassintegrati,pseudo-fascisti,pseudo-comunisti e tutta la gente che popola il nostro paese era tutta in piazza a festeggiare,a urlare e a esultare.In 146 anni,non s'era mai vista l'Italia tanto unita.Ovviamente il 10 luglio 2006 sono tornati tutti i vecchi odi,rancori e conflitti.Per 4 anni abbiamo divinizzato i miliardari modaioli ignoranti che ora stiamo contestando.Mi metto anche io tra quelle persone dato che allora dovevo ancora aprire gli occhi sulla deplorevole realtà che è il calcio.Oggi stanno insultando un gruppo di persone che fino a qualche settimana fa erano visti come divinità.Mi trovo d'accordo con molte persone che accusano giustamente la volubilità del popolo bue italiano che contesta violentemente e ingiustamente i giocatori con l'unica colpa di aver giocato male una partita
Queste contestazioni nascono dall'accusa di aver messo la nazione in ridicolo di fronte al mondo intero.Si scatena allora la rabbia dei patriottici e di coloro innamorati dell'Italia.Il periodo dei mondiali è,chissà perchè,l'unico periodo in cui tutti si ricordano di essere italiani e di amare l'Italia,l'unico periodo nel quale siamo uniti e sventolano tricolori dappertutto.La mia domanda è:perchè questa rabbia viene fuori solo ed esclusivamente per cose stupide come il calcio?Perchè non sono ugualmente innamorati della patria quando c'è da mandare a casa un governo di populisti,oppressori e ladri?Le figuracce davanti al mondo le facciamo quotidinamente,e le facciamo quando mandiamo i rappresentanti della Lega all'europarlamento,quando Berlusconi si fa immortalare con un paio di escort portate nella sua chilometrica villa su aerei militari pagati con i soldi dei lavoratori,quando facciamo sapere al mondo delle vergognose ronde o delle leggi anti-immigrazione.Perchè,allora,non facciamo venir fuori la nostra rabbia per certe cose?La nostra Italia è uno zimbello costante e vi assicuro che il mondo non se ne può fregar di meno se l'Italia ha battuto o no la Slovacchia.Se solo la metà delle persone che hanno festeggiato la notte del 9 luglio 2006 stessero quotidianamente in piazza,vi assicuro che cambierebbe qualcosa.Non bastano gli scioperi indetti da sindacati a dir poco strafottenti ai problemi dei lavoratori,da istituzioni che dovrebbero fornire un'alternativa seria al popolo italiano invece non fa altro che usare "parole diverse,le stesse prigioni" o da rappresentanti di partito a capo di un'opposizione floscia.Ciò di cui ogni Stato ha sempre avuto paura nel corso dei secoli è la rabbia popolare.In qualsiasi tipo di dittatura,la prima regola è di placare i bollenti spiriti del popolo.Così hanno fatto i regimi del passato,da Augusto a Luigi XIV che hanno messo a tacere le classi sociali più ardite,così hanno fatto Mussolini e Hitler nella storia contemporanea.Gli Stati moderni hanno il compito facilitato dal fatto che le classi sociali non esistono più.Bastano poche frasi demagogiche ben piazzate e il gioco è fatto.La rabbia del popolo è totalmente assopita grazie all'ottimo lavoro dei nostri governanti.Ma non l'hanno addormentata del tutto,bensì l'hanno solo indirizzata altrove.Il mondo malato del calcio è un terreno fertile per una rabbia sterile,inutile,che causa ancora più danni alla popolazione.In un primo momento,ero molto felice di sapere che i mondiali del 2010 si sarebbero tenuti in Sud Africa,un paese sottosviluppato africano,dove l'oppressione di monarchie assolute millenarie,fame e miseria divorano la popolazione.Ma mi sono ricreduto dopo poche ore di riflessione:il successo dei mondiali,il ricavato delle 64 partite,lo share di miliardi di persone,le migliaia di euro ricavati dal turismo non faranno altro che alimentare il cancro del sistema capitalistico nobiliare che attanaglia questi popoli.I soldi saranno divorati dai principi,dalla nobiltà,da proprietari terrieri,dal sistema della globalizzazione.Così il popolo africano farà la fame peggio di prima aggiungendo la beffa al danno.Tra pochi mesi tutti avremo dimenticato queste popolazioni che vivono in un'agonia quotidiana e questi bambini che muoiono per raffreddori o semplici coliti perchè non hanno la possibilità di comprare nemmeno la penicillina.Il sistema capitalistico funziona così:le nazioni,le popolazioni e i lavoratori sono come delle macchine fotografiche usa e getta.Questo è ciò che genera il calcio.Sfruttamento,capitalismo,disuguaglianze sociali ed economiche,odio,razzismo e campanilismi ingiustificati.Non c'è nessuna ragione di fomentare odi secolari tra Francia,Germania,Inghilterra e Italia per uno stupido gioco.A livello di campionati nazionali lo scenario è ben peggiore.Non c'è nessun motivo,per esempio, per cui le squadre del sud debbano odiare città come Verona o Firenze se non per l'ingente quantità di fascisti e razzisti ivi presenti.Se l'Italia è così disunita,priva di amor proprio,priva di fratellanza e piena di odio per ragioni che non sono ricordate più da nessuno è al 90% causa del calcio.Inoltre sono assolutamente immorali gli stipendi dei giocatori e i loro relativi costi nel calciomercato.E' un insulto ai lavoratori e ai proletari,che purtroppo esistono ancora,che un bellimbusto del calibro di Cristiano Ronaldo venga acquistato per quasi 100 milioni di euro e venga pagato quasi 40 milioni di euro l'anno.E' un insulto,è un'immoralità,è una bestemmia a coloro che lavorano e lo Stato ladro,truffatore e sanguisuga mette loro i piedi in testa.Il calcio moderno non fa altro che produrre gente del genere che vengono seguiti come déi da ragazzini/e ignari/e e saranno messi da parte quando stancheranno la gente diventando ripetitivi.Non seguire più il calcio è già un primo passo verso l'unione finalmente di tutt'Italia.Con l'Italia unita allora sì che potremmo fare qualcosa contro lo Stato moderno.Attenzione,io non incito alla violenza o alla lotta.Parlo di qualcosa dal punto di vista culturale e ideologico.In sostanza,non allontaniamoci dal discorso iniziale.Se noi italiani mettessimo lo stesso furore e la stessa rabbia per le cose serie e non per un divertimento prestabilito allora potremmo definirci un popolo serio.Diciamo basta a questi soprusi,a questi lavaggi del cervello.I nostri padroni ci vogliono tutti uguali a fare la lotta tra noi come soldatini.Vogliamo dar loro ragione?Vi consiglio un metodo:fate finta che questa nostra situazione sia una partita di calcio in cui il popolo lavoratore è l'Italia e i padroni ladri,populisti e capitalisti siano gli slovacchi.Loro hanno rubato la partita corrompendo l'arbitro,un arbitro chiamato libertà
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giovedì 17 giugno 2010

Radio Padania:la vergogna!

Stavolta non scriverò articoli chilometrici o orazioni ciceroniane per esprimere tutto il mio disgusto nei confronti di queste persone,già,peraltro, definito abbondantemente.Ecco perchè l'Italia sta marcendo.E' una radio pericolosa da cui trapela solo odio,razzismo e violenza.Lascio parlare i video:

















Ho un'altra parola:
VERGOGNA!!!!!

domenica 13 giugno 2010

Gay pride a Milano,Napoli e Roma

"Ora ne abbiamo abbastanza" recita lo slogan del gay pride del 12 giugno 2010 a Milano,che ha visto circa 20mila persone sfilare da Piazza Castello a Parco di Palestro passando davanti al Duomo.La manifestazione di domenica indetta dalla comunità lgbt italiana è stata un chiaro segnale che tutti i cittadini omosessuali,transessuali e bisex sono stanchi delle continue aggressioni,intimidazioni e insulti da parte della società che,a parer loro,ancora non ha schiuso le porte a gente con un orientamento sessuale fuori dal comune.Il corteo è andato avanti senza problemi,con la solita musica,canti,balli,in assoluta tranquillità e allegria,idem a Napoli sabato scorso con ben 17 carri allegorici e anche il "Roma è gay" di questo sabato è stato tranquillo tranne per qualche striscione di sfottò firmato da "Militia Christi".Ma,io domando a voi miei pochi lettori,tutto questo serve?E' utile fare questi cortei dell' "orgoglio gay"?Il primissimo gay pride si svolse a Pisa nel 1979,nei tempi in cui essere gay era un'offesa,nei tempi in cui essere gay era un handicap.Qualche tempo fa,la mia famiglia mi raccontò del figlio di un loro amico che era stato trovato impiccato nel bagno di casa sua.Il ragazzo si era suicidato perchè aveva scoperto di essere omosessuale.Ora tutto è cambiato.Essere gay,praticamente,è una moda,è una tendenza,è "cool".Lo dimostra il fatto che in televisione,tutti i personaggi costantemente presenti nei programmi più seguiti come i reality o i talent show,sono quasi tutti omosessuali,presunti,o che almeno sembrano essere,tali.Tutti i numerosi populisti che si trovano in Italia non fanno altro che riempirsi la bocca con paroloni come "difendere i diritti di una persona diversa" oppure "rispettare tutti a prescindere".Secondo voi i gay sono rispettati?A parte le organizzazioni di estrema destra omofobe e xenofobe per un ideale morto da più di 70 anni che seguono uno pseudo-valore finto e mandato a memoria come una poesia,la società ha aperto le porte ai gay si o no?La risposta è si,ovviamente.La tesi promulgata dalla comunità lgbt sul fatto che essi stessi vengano esclusi basandosi sulle molte aggressioni registrate ai danni di omosessuali non regge.Quotidianamente,molti meridionali,immigrati e liberi pensatori contro il governo vengono uccisi brutalmente,il tutto passato sotto silenzio.Allora dovremmo indire un "south pride",un "immigrant pride" o un "revolutionary pride"?Ovviamente tutto ciò è ridicolo.Perchè,mi chiedo,non dovrebbe accadere lo stesso anche per i gay pride?Contro chi o cosa protestano?In 31 anni di gay pride,sono passati da giovani malati di mente,esclusi e odiati,a parte integrante della nostra società.Non è abbastanza?.La scienza li ringrazia con il tappetino rosso ai loro piedi e con le braccia al cielo:basti pensare a Leonardo da Vinci e Michelangelo.Si dice che persino Achille nell'Iliade fosse omosessuale per la forte amicizia nei confronti di Patroclo,ma anche Giulio Cesare,l'imperatore Adriano,il musicista Chaikovsky,i famosi Oscar Wilde e Virginia Woolf,senza contare molti personaggi dell'Antico Testamento biblico.Inutile dire che la figura del gay al giorno d'oggi si è notevolmente deteriorata,un po' come tutto ciò che ci circonda.Ormai i gay si sono ridotti a fare squallide risse in tv per un pizzico di notorietà,a mettere in mostra le propre manie di protagonismo esasperando i lati peggiori delle donne quali la morbosità,la gelosia e l'isteria.Sicuramente i gay del passato,quando la figura dell'omosessuale era davvero concepita come un rifiuto umano o una grave malattia mentale che giustificasse una conseguenziale emarginazione,si staranno rivoltando nella tomba.Il primo gay pride nel '79,è stato sicuramente pensato come un corteo per far capire a tutti che anche i gay sono esseri umani e che hanno pari diritti e pari dignità.Ora tutto è degenerato.Il gay pride è solo un'occasione per mettersi in mostra nella totale consapevolezza di essere al pari di tutti e,se loro avessero ancora maggior importanza,saranno costretti ad indire un "hetero pride" per riportare la parità.Dai geni osannati nella storia,i gay ora si sono ridotti ad esseri come questi:


Non voglio postare altre immagini,altrimenti dovrò avvisare il webmaster che il blog contiene materiale per adulti.
Cosa credono di fare i gay con queste carnevalate?E' così che intendono far valere i loro diritti?La verità è che fanno ben poco a parte rendersi ridicoli di fronte al mondo intero.Mi fanno ancora più pena quegli esponenti dei partiti di pseudo-estrema sinistra quali PdCi o il PRC,partiti per i quali nutro una profondissima sfiducia e addito in loro una grande mancanza di serietà,che vi partecipano solo per un concetto prestabilito da dogmi anacronistici che prendono origine dai tempi in cui il gay pride era davvero una rivoluzione da sostenere.Di che utilità sono queste manifestazioni?Cosa sperano di ottenere,a parte la notorietà?
Ma l'inutilità da me descritta (credo con argomentazioni abbastanza obiettive) è ancor nulla rispetto alle grandi contraddizioni e alle grandi incoerenze che questi spettacoli lasciano trapelare.L'unica utilità dei moderni gay pride è quella di farci capire che anche la comunità lgbt è andata in malora con le caratteristiche demagogogie e false ribellioni.Secondo voi,potremmo definire ribelli i tizi nelle foto di sopra?Ebbene,assieme ai cosiddetti gruppi di "opposti estremismi",cioè buffoni come Casa Pound e Blocco Studentesco oppure ragazzi che si credono nuovi partigiani solo perchè assistono al concerto del 1° maggio,che in fin dei conti non sono altro che delinquenti abbastanza frustrati i primi due e ragazzi stupidi e ignoranti i terzi,che giocano a farsi la lotta tra loro in una parodia di una presa in giro dei veri gruppi rivoluzionari (di una parte e dell'altra)degli anni '70,anche il movimento gay si è unito a questa pantomima.I gay pride non sono altro che delle occasioni per sfogare tutta la loro frustrazione.Non lo fanno picchiandosi con cinghie,con spranghe o manganelli come fanno le persone già citate,bensì con assurdi travestimenti ed esibizionismi,in un patetico tentativo di attirare l'attenzione.I gay in questione,mostrano profondissima irrispettosità verso gli altri.Alla gente non interessa se sono gay o meno,interessa se sono persone o no.Non credo che ai suddetti gay piacerebbe se gli etero andassero in giro seminudi a fare orgie,nè tantomeno a urlare ad un'intera città:"Io sono etero".Rispetto per gli altri.Hanno finalmente ottenuto il sovvertimento tanto bramato.
Ora concludo con una frecciatina:se loro si considerano persone normali,che bisogno c'è di sbandierare la loro omosessualità come se fosse un vanto?Che bisogno c'è di sbandierare la loro "stranezza"(metto tra virgolette perchè non è detto che loro siano gli strani.Vista da un'altra ottica potrebbero essere i soli giusti in un mondo sbagliato)?Il loro osannato gay pride non è altro che una negazione di loro stessi.In altri termini,dimostrano la loro anormalità combattendo per la normalità.Gay stufi di questi gay,per favore,svegliatevi.

mercoledì 9 giugno 2010

American Dad:lo scandalo

Cerchiamo di commentare insieme le scene della sitcom animata "American dad" che hanno suscitato sgomento,scalpore e indignazione urtando la sensibilità di molti.Ma prima è bene che vi dia qualche informazione in più su American Dad.E' una sitcom animata creata da Seth MacFarlane (stesso autore de "I Griffin") nel 2005 per la Fox.E' una satira sulla routine di un repubblicano estremista fanatico che lavora con fervente reverenza per la CIA,Stan Smith.I protagonisti sono i componenti della famiglia che Stan ha messo su con la moglie Francine,una casalinga alla ricerca di soddisfazioni dopo un'adolescenza difficile:i due figli e due non-umani.I figli sono una femmina e un maschio:Hayley,la figlia maggiore,giovane pacifista,ribelle e apprezzata dai ragazzi e il fratello minore Steve,un adolescente abbastanza tonto che lotta quotidianamente per essere notato ed accettato nell'ambiente scolastico.Accanto a questi due personaggi,i non-umani prendono il nome di Roger,un alieno fuggito dall'Area 51 con la passione dei travestimenti e dall'orientamento sessuale abbastanza ambiguo, e Klaus,un pesce su cui la CIA ha trapiantato il cervello di uno sciista tedesco.In questo ambientino eterogeneo e quantomai curioso si succedono guai e vicende appartenenti alla vita quotidiana di questi personaggi.Il tutto con un pizzico di immoralità e anche di sadismo che non può far altro che ricordare "I Simpson",gli unici miti della satira made in USA.Ultimamente,Mediaset sta riproponendo alcuni episodi (tralatro censurati) di queste sitcom americane affibiando loro il bollino giallo fisso.Secondo molte persone,il creatore di American dad ha esagerato in un episodio non ancora uscito in Italia e ancora in lavorazione.La scena in questione mostra un doppio senso:è fatto apposta per richiamare l'eiaculazione di un cavallo,ma poi nel fotogramma successivo si vede benissimo che Stan sta armeggiando con una pompa da giardino.In ogni caso,ecco le immagini:
Come vedete dalle foto,non si tratta altro che di uno stupido e banale doppio senso inevitabile a parere mio su di un programma che vuole mantenere la sua etichetta di "politicamente scorretto".E' solo uno stupido doppio senso come ne esistono a centinaia in tante trasmissioni.Un bambino non avrebbe mai l'acume di cogliere il significato nascosto di queste foto,e un adulto troverebbe alquanto comico questa scenetta,quindi direi che un bollino giallo è più che sufficiente.Non capisco perchè la comunità si deve scandalizzare per certe sciocchezze mentre ci sono certe porcherie in una televisione pubblica fuori dalla fascia protetta a piede libero.Amici lettori,trovate più scandalosa questa sequenza oppure programmi come "La pupa e il secchione",il "Grande Fratello","L'isola dei famosi","La Fattoria" e programmi spazzatura del genere che delle parolacce e volgarità ne hanno fatto i loro cavalli di battaglia?Trovate più scandalosa questa sequenza oppure le risse quotidiane nei programmi di Barbara D'Urso,nei talk show o a Uomini e Donne?Perchè fa scandalo questa sequenza e non le porcherie che si fanno in questi programmi?Perchè bisogna essere così moralisti quando non fanno altro che prenderci per i fondelli?Il mio messaggio è dedicato a tutti coloro che si sono scandalizzati davanti a questa sequenza,e ce ne saranno in molti visto che la Fox rischia 25mila dollari di multa e il divieto di mandare in onda l'episodio in questione.Vi prego sinceramente di rivalutare la vostra coscienza e di dedicare la vostra indignazione a cose più utili,più reali,più concrete.







(Immagini prese da tgcom)

lunedì 7 giugno 2010

Intercettazioni telefoniche:sono davvero utili o no?

Sicuramente in questo periodo si è parlato,come non mai,di intercettazioni telefoniche.Riflettiamo.Sono giuste?Si può rinunciare alla nostra privacy,e quindi alla nostra libertà?Quasi tutti i partiti vicino al centrosinistra vedono le intercettazioni telefoniche come qualcosa di indispensabile al fine di far giustizia ma siamo davvero disposti a perdere la nostra libertà?La libertà è sacra e quindi anche la nostra privacy.Se qualcuno intercetta una telefonata di una coppietta serenamente sposata,nega a quelle persone il diritto di tenere per sè la loro felicità.E le intercettazioni telefoniche,ricordiamo,sono solo una prova in più da poter contaminare se non è di gradimento di qualche potente.Le intercettazioni telefoniche sono delle transenne alla nostra libertà già sufficientemente limitata in questi anni così difficili per il Paese.Queste cose sono sapute da tutti e sono concetti universalmente comuni.Il punto di cui vorrei discutere con voi è: vale o meno la pena di perdere la nostra libertà?Potrebbe essere utile?Come sempre,nella vita,credo che bisogna riflettere al fine di non lasciare niente al caso e di sfruttare al meglio la mente umana che credo sia la creazione più perfetta di Madre Natura.Analizziamo i pro e i contro:sicuramente,con delle intercettazioni alla mano,qualche magistrato serio potrà compiere al meglio il proprio lavoro.Con le intercettazioni telefoniche,avremo dati seri e concreti per sbugiardare l'infingardagine e la disonestà di chi è al potere in questo momento.Eppure non sembra che si siano ottenuti risultati durante tutti questi anni.Anzi,al momento sono state più utili a completare il quadretto del nostro premier vittima delle "toghe rosse" che ad altro.Le intercettazioni sono servite solo per sventare crimini ordinari,segno che non potranno mai essere utili contro qualcuno di davvero importante.O meglio,sono servite contro moltissimi esponenti della politica,ma non sembra che ci siano stati grossi risultati.Il "capo" è ancora lì ad adottare la sua politica anticostituzionale e antidemocratica.Sinceramente non capisco come mai Berlusconi sia così accanito,in questi ultimi tempi,contro le intercettazioni dato che queste ultime non hanno mai comportato grossi danni nè a lui nè a nessun altro.Certo,sarebbe una sicurezza in più per lui se facesse i suoi crimini in santa pace.Gli eviterebbe molte noie e,se si venissero a sapere le sue malefatte,potrebbe perdere qualche elettore(e ciò sta già accadendo.Lo saprà chi ha letto La Repubblica di domenica 6 giugno)e questo è un rischio che non può correre.Eppure ci saranno sicuramente legioni di stupidi,rimbambiti dalla sua televisione e dalle sue notizie censurate e modificate all'occasione,che lo vedranno ancora più come un eroe,come un santo,come il grande combattente che,calunniato da tutti,ha salvato l'Italia dal comunismo (anche se non si è mai capito quando ci sia stato il comunismo in Italia).In sintesi,questa faccenda delle intercettazioni per il nostro presidente,è la solita vicenda che porta lati positivi e lati negativi.Non si riesce a capire il motivo di tanto accanimento.Quindi,credo sia un fatto appurato che le intercettazioni telefoniche servano a ben poco.I magistrati,come ho detto,si oppongono fermamente a tutta questa legge,indicendo persino uno sciopero per il venerdì 1°luglio 2010.Sono scettico davanti a tutto questo presunto materiale che verrà loro sottratto.I risultati ottenuti sono ben pochi e mi meraviglio che delle persone oneste e sincere come Di Pietro e De Magistris si stiano opponendo con tanta ferocia.In sostanza:nel panorama politico italiano,con o senza intercettazioni,non cambierà nulla.Proviamo ora ad immaginare come sarebbe la nostra vita senza intercettazioni.Io,in tutta onestà,parlo con un groppo alla gola fatto di imbarazzo e rabbia ogniqualvolta che mi capita di avere una conversazione telefonica.Lo stesso quando navigo sulla rete,strumento indispensabile per far sentire la propria voce e farla in barba a questa dittatura mascherata.Difatti invito tutti voi di inserire meno informazioni personali possibili in rete anche se serve a ben poco.Non so quanti di voi abbiano letto "1984" di Geroge Orwell (se qualcuno non l'ha fatto,consiglio vivamente di colmare la lacuna).Senza portare la faccenda troppo per le lunghe,il mondo descritto nella distropia del libro è governato dal Big Brother,il capo assoluto ed indiscutibile del Partito,che è un incrocio tra Hitler e Stalin e lo vedete proprio sopra la mia intestazione.Esso spia tutti con telecamere,microfoni e radio.Tutti devono amarlo,in tv si danno solo le nostizie volute da egli stesso al fine di far passare la bugia per verità.Tutti sono sotto controllo 24 ore al giorno.Inutile dire che questo scenario è attualissimo al giorno d'oggi.Basti pensare alle miriadi di satelliti che ci spiano continamente oppure ai mostruosi archivi in cui le nostre telefonate e i nostri sms vengono custoditi chissà dove e chissà da chi.Chiunque,in qualsiasi momento,è in grado di impadronirsi della nostra vita.Ma non dilunghiamoci oltre.Le intercettazioni telefoniche legalizzate mi danno un senso di vuoto e di prigionia.E' come se non potessi essere più libero ovunque io sia.Già i cellulari sono degli ottimi strumenti di individuazione,figuriamoci se le intercettazioni venissero persino rese legali.Non mi fraintendete,io non faccio parte di nessuna oragnizzazione segreta nè a delinquere nè tantomeno sono un socio,membro o compagno di un circolo segreto.Ritengo solo che la nostra privacy,la nostra libertà e la nostra incolumintà siano dei valori imprescindibili.Eppure,rinunciando ad essa,ci potrà essere una minima speranza di mandare a casa il governo e di vedere finalmente Berlusconi saldare i tanti conti in sospeso con la legge.Allora questo cosa vuol dire?La giustizia reale non coincide con la giustizia morale e idealistica.Il bene allora fa davvero bene?Oppure il bene,a volte,fa anche del male?L'analogia più grande che io possa fare per l'odierna situazione è la Guerra di Secessione Americana (1861-1865).Ricordiamo che la causa principale fu la volontà di abolire la schiavitù da parte degli Stati del Nord contrariamente alla Confederazione del Sud.Indubbiamente i nordisti,in quell'occasione,avevano tutte le ragioni morali,ma siamo sicuri che l'abbiano fatto per amore di giustizia?Oppure per volontà di nuocere alla Confedrazione la cui economia e ricchezza si basava quasi esclusivamente sulla coltivazione dei campi da parte della manodopera schiavista?La giustizia può essere manipolata da persone senza scrupoli per far loro passare come uomini di giustizia dal popolo bue e ignorante.La stessa situazione è la nostra,fratelli:le intercettazioni telefoniche e la conseguenziale perdita della privacy non sono giuste.Berlusconi non è affatto un uomo di giustizia,anzi è lo stereotipo platonico dell'ingiustizia,ma si batte per una giusta causa.Ma lo fa per amor proprio o per amor di giustizia?Penso che sia indiscutibilmente la prima ipotesi.Ma allora la giustizia è sempre da applicare?E' giusta una giustizia radicale?(scusate il gioco di parole)La giustizia allora diventerebbe ingiustizia e viceversa.Qual è la soluzione?Qual è la scelta giusta?Io non lo so.Da settimane sto tormentando la mia mente alla ricerca di una soluzione,ma proprio non ci riesco.Lascio a voi la domanda.E' giusto che Berlusconi diventi anche Big Berlusconi?Purtroppo l'unica certezza nella vita è prprio quella di non avere certezze.