domenica 7 novembre 2010

Dal periodo classico all'era digitale..L'amicizia come è variata?

"Tutti sanno che la vita non è vita senza
amicizia,se,almeno in parte,si vuole vivere
da uomini liberi [...] Allora è vero quanto
ripeteva,se non erro,Architta di Taranto [...]
'Se un uomo salisse in cielo e contemplasse
la natura dell'universo e la bellezza degli
astri,la meraviglia di tale visione non
gli darebbe la gioia più intensa,come dovrebbe,
ma quasi un dispiacere,perchè non avrebbe
nessuno a cui comunicarla'.Così la natura
non ama affatto l'isolamento e cerca sempre
di appoggiarsi,per così dire,a un sostegno,
che è tanto più dolce quanto più è caro l'amico"
Cicerone
"De amicitia",44 a.C.



"
Guido,i' vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento
e messi in un vasel,ch' ad ogni vento
per mare andasse al voler nostro e mio;
sì che fortuna od altro tempo rio
non ci potesse dare impedimento,
anzi,vivendo sempre in un talento,
di stare insieme crescesse 'l disio.
E monna Vanna e monna Lagia poi
con quella ch'è sul numer de le trenta
con noi ponesse il buono incanatore:
e quivi ragionar sempre d'amore,
e ciascuna di lor fosse contenta,
così come io credo saremmo noi"
Dante Alighieri
"Rime"



"
Renzo...! disse quello,esclamando insieme e interrogando."Proprio",disse Renzo;e si corsero incontro."Sei proprio tu!" disse l'amico,quando furon vicini:"oh che gusto ho di vederti! Chi l'avrebbe pensato?"[...]E,dopo un'assenza di forse due anni,si trovarono a un tratto molto più amici di quello che avesser mai saputo d'essere nel tempo che si vedevano quasi ogni giorno:perchè all'uno e all'altro[...] eran toccate di quelle cose che fanno conoscere che balsamo sia all'animo la benevolenza;tanto quella che si sente,quanto quella che si trova negli altri.
[...]Raccontò anche lui all'amico le sue vicende,e n'ebbe in contraccambio cento storie,del passaggio dell'esercito,della peste,d'untori e di prodigi."Son cose brutte",disse l'amico,accompagnando Renzo in una camera che il contagio aveva resa disabitata,"cose che non si sarebbee mai creduto di vedere;cose da levarva l'allegria per tutta la vita;ma però,a parlarne tra amici,è un sollievo".
A.
Manzoni, "I promessi sposi", cap. XXXIII,1827


"Per un raffinamento di malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto,venuto a lavorare da poco tempo nella cava,il quale per una caduta da un ponte s'era lussato il femore,e non poteva far più il manovale [...].Intanto 'Ranocchio' non guariva,e seguitava a sputar sangue,e ad aver la febbre tutti i giorni.Allora 'Malpelo' prese dei soldi dalla paga della settimana,per comperargli del vino e della minestra calda,e gli diede i suoi calzoni quasi nuovi,che lo coprivano meglio.Ma 'Ranocchio' tossiva sempre,e alcune volte sembrava soffocasse;la sera poi non c'era modo di vincere il ribrezzo della febbre,nè con sacchi,nè comprendolo di paglia,nè mettendolo dinanzi alla fiammata.'Malpelo' se ne stava zitto ed immobile,chino su di lui,colle mani sui ginocchi,fissandolo con quei suoi occhiacci spalancati,quasi volesse fargli il ritratto"
G.
Verga, Rosso Malpelo-"Vita dei campi",1880



"Cerco degli amici.Che cosa vuol dire ?
E' una cosa da molto dimenticata.Vuol dire ...'Creare dei legami?' 'Certo',disse la volpe.'Tu,fino ad ora,per me,non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini.E non ho bisogno di te.Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi...Ma se tu mi addomestichi,la mia vita sarà come illuminata.Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri.Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra.Io tuo,mi farà uscire dalla tana,come una musica.E poi,guarda! Vedi,laggiù in fondo,dei campi di grano?Io non mangio il pane e il grano,per me è inutile.I campi di grano non mi ricordano nulla.E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro.Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato.Il grano,che è dorato,mi farà pensare a te.E amerò il rumore del vento nel grano"
A.
de Saint Exupery, Il piccolo principe,1943


"A me piace parlare con Nuto;adesso siamo uomini e ci conosciamo;ma prima,ai tempi della Mora,del lavoro in cascina,lui che ha tre anni più di me sapeva già fischiare e suonare la chitarra,era cercato e ascoltato,ragionava coi grandi,con noi ragazzi,strizzava l'occhio alle donne.Già allora gli andavo dietro e alle volte scappavo dai beni per correre con lui nella riva o dentro il Belbo,a caccia di nidi.Lui mi diceva come fare per essere rispettato alla Mora;poi la sera veniva in cortile a vegliare con noi della cascina"
C.
Pavese, La luna e i falò,1950


"Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico,ma non ebbi dubbi sul fatto che,prima o poi,lo sarebbe diventato.Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici.Nella mia classe non c'era nessuno che potesse rispondere all'idea romantica che avevo dell'amicizia,nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia,di lealtà e di abnegazione,nessuno per cui avrei dato volentieri la vita.[...].Ho esitato un po' prima di scrivere che 'avrei dato volentieri la vita per un amico',ma anche ora,a trent'anni di distanza,sono convinto che non si trattasse di un'esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico,ma l'avrei fatto quasi con gioia"
F.
Uhlman, L'amico ritrovato,1971



"Mio vecchio amico di giorni e pensieri
da quanto tempo che ci conosciamo,
venticinque anni son tanti e diciamo
un po' retorici che sembra ieri.

Invece io so che è diverso e tu sai
quello che il tempo ci ha preso e ci ha dato:
io appena giovane sono invecchiato
tu forse giovane non sei stato mai.

Ma d'illusioni non ne abbiamo avute
o forse si,ma nemmeno ricordo,
tutte parole che si son perdute
con la realtà incontrata ogni giorno.

Quei giorni spesi a parlare di niente
sdraiati al sole inseguendo la vita,
come l'avessimo sempre capita,
come qualcosa capito per sempre."
F.
Guccini, Canzone per Piero, da "Stanze di vita quotidiana",1974


"'E' notevole l'effetto di immediatezza con cui l'artista coinvolge lo spettatore nel suo personale dialogo con l'amico che Raffaello sembra rassicurare con la sua serafica espressione del volto e con la mano appoggiata sulla sua spalla"
Raffaello, I capolavori, a cura di N.Baldini,Rizzoli 2003








Raffaello,Autoritratto con un amico,1518-1519,Museo del Louvre,Parigi









Argomento:
L'amicizia,tema di riflessione e motivo di ispirazione poetica nella letteratura e nell'arte.

Chi,a questo mondo,non ricerca l'amicizia?Essa è un sentimento forte e duratura.L'amicizia è un filo diretto tra due persone che hanno in comune idee e progetti,speranze e ambizioni.Non si pensi,però,che l'amicizia sia solo accondiscenza incondizionata.Guai se non sorgono "contrasti" all'interno del rapporto.La critica reciproca aiuta a crescere.Se questo clima di sincerità viene a mancare,è probabile che non sia amicizia,ma solo ipocrisia...già,come se esistesse sul serio la vera amicizia!I rapporti interumani negli ultimi tempi hanno raggiunto livelli imbarazzantemente bassi.Non c'è più reciproca fiducia,ci sono solo interessi personali.C'è persino il rifiuto di interagire realmente.Ora ci sono i social networks,le chats e gli sms.Eppure la vera amicizia ha ispirato artisti di tutte le epoche,da Cicerone a Guccini.Grazie all'amicia hanno composto opere intramontabili.

Siamo nel 44 a.C..Cicerone ha descritto,in una sua opera,un'amicizia capace di rendere inutile persino quella natura classica,idillica e immutabile,quella natura al centro della sua filosofia,l'unica medicina doloris. Se non c'è un amico con te è tutto bello ma vuoto e spento.Dante,invece,1100 anni dopo circa,descrive il suo concetto di vita perfetta,una vita che lui,Lapo e Guido(Cavalcanti) possono trascorrere sul mare,in compagnia delle trenta donne più belle di Firenze e vivere in pace per sempre,in armonia.I promessi sposi di Manzoni invece tratta della lunga durata,anche,dell'amicizia;Renzo,in fuga con Lucia da Don Rodrigo,non dimentica le sue pene di fronte all'amico,anzi,raccontarle è più facile grazie alla sua presenza.Amicizia ben diversa è descritta in Rosso Malpelo di Giuseppe Verga.Rosso Malpelo,orfano,cattivo,brigante del sud,delinquente riesce a cambiare e si fa in quattro per aiutare il povero Ranocchio,il giovane malato,ultimo venuto nella miniera nella quale venivano sfruttati.Saint-Exupery,invece,presenta un'amicizia più pessimistica delle altre:racconta la storia di un piccolo principe che viaggia tra i vari asteroidi dello spazio.Ognuno di essi è governato da un re con molti e gravi difetti con cui è impossibile stringere amicizia.Solo sulla Terra trova una volpe,un animale qualsiasi,e fa amicizia con lei tramite l'ammaestramento.Pavese racconta di un uomo scappato in America e tornato in Italia dopo la Liberazione.Un uomo accompagnato da Nuto,suo fedele amico,e,insieme,riescono a vincere le controversie del tempo.La loro amicizia è l'unica cosa rimasta immutata dal loro ritorno.Ulhman racconta la storia di un ebreo,Hans,e Konradin,un ricco borghese tedesco.Questi due si erano conosciuti a scuola.Dapprima non andavano d'accordo,poi,con la scoperta di interessi simili,stringono amicizia e non si lasceranno più.O almeno così credevano.Konradin,infatti,diventa un ufficiale nazista e la loro amicizia pare finire.Hans fugge in America e diventa un avvocato di successo.Dopo trent'anni,riceve una lettera del loro vecchio liceo.Scopre che Konradin è stato giustiziato per aver preso parte ad un attentato a Hitler.Ancora,Guccini dedica una canzone al suo vecchio Piero,amico da 25 anni,con cui ha condiviso speranze e progetti.Siamo nel 1974.
Ce ne sarebbero ancora tanti altri,ma queste opere hanno descritto l'amicizia in tutte le sue sfaccettature.L'amicizia è più forte di tutto,del tempo,dell'amore,delle condizioni economiche e sociali.L'amicizia supera qualsiasi ostacolo.Dopo 30 anni ancora l'amicizia viene mantenuta in vita.E' questo lo spirito che traspare da Uhlman,Pavese e Manzoni(e,se mi è concesso fare un paragono un po' stupido,dal cartone animato di Walt Disney Red e Toby,nemiciamici).In tutti e tre traspare l'ideale di amicizia che sorvola guerre,malattie,faide razziali,demagogie e violenze.Uhlman e Manzoni sono simili anche a Cicerone.Tutti e tre esprimono lo stesso concetto,ma in maniera differente:Uhlman e Manzoni dicono che l'amicizia renda belle le cose brutte e Cicerone che la mancanza della stessa renda brutte le cose belle.Cicerone ha dedicato tutto un suo libro all'ideale filantropico di amicizia,capace di essere un legame tra due persone con stessi ideali politici.Nel suo futuro(nel nostro passato),due autori lo emuleranno parzialmente:Saint-Exupery dedica tutto un libro all'amicizia (Il piccolo principe) e Guccini,invece,esalta l'amicizia come legame di unione che rende più forte le idee rivoluzionarie di cui si fanno carico gli anni '70.Saint-Exupery,al contrario di Cicerone,dà una visione tutt'altro che filantropica dell'amicizia:gli unici esseri viventi con cui si può instaurare un legame di amcizia,sono gli animali,le volpi.La vera amicizia,per Exupery,è quella che dà significato a cose comunissime come passi di persone o campi di grano,che diventano ricordi commossi di reminiscenza.Guccini,invece,parla di Piero,suo amico da 25 anni.Insime hanno condiviso gli ardori,le lotte,le conquiste sociali e le libertà deli anni '70.Hanno condiviso le idee di cui Guccini era uno dei profeti,hanno lottato insieme ed ora,stanche,vecchi,maturi,si guardano,insieme,indietro,ammirano le loro imprese di gioventù,sperano che i giovani potessero percorrere le strade spianate da loro(spero si sia accorto della sua stoltezza).Si avviano ad una vecchiaia serena dopo una rampante generazione di ideali e speranze immutabili nel tempo ma irripetibili nello spazio.

Non c'è,invece,nulla di ideale e politico in Verga.La sua amicizia,forse,ha la stessa filantropia di Cicerone.Il cattivo Rosso Malpelo,discriminato solo per il colore dei suoi capelli,odiato e picchiato da tutti,sputato e disprezzato,aiuta fino allo stremo Ranocchio,il povero ragazzo turbercolotico.Quando il giovane muore,Rosso Malpelo va in miniera per non tornarva mai più,morendo come suo padre,da solo,diventando una leggenda come uno spirto maligno o una strega tra i ragazzi del villaggio.Lascia il dubbio se sia davvero Rosso Malpelo la bestia assatanata,così come lo chiamavano.Lui era solo un ragazzo sfruttato,insultato da tutti,che aveva capito già dalla tenera età la durezza della vita.La sua unica colpa era essere diverso,di conoscere il mondo com'è realmente brutto.Eppure,la diversità e la durezza,hanno più cuore della e dell'uniformità e dell'ignoranza.In un certo qualmodo,anche Verga è rivoluzionario come lo sarebbe stato Guccini 100 anni dopo circa.Tutt'altro scenario in Dante.Nella sua poesia esprime sì un'amicizia duratura più forte di tutto,parla sì di ideali condivisi come Guccini,Cicerone e Pavese,ma risulta difficile paragonare un ricco borghese medievale il cui unico scopo della vita è trascorrerla con 30 donne bellissime e 2 amici con Uhlman e Verga che mettono in risalto la dignità dell'animo umano e la repressione del diverso.Mi sembra un insulto per gli ultimi due.In ogni caso,l'amicizia così intesa,così vera e palpabile,che ha spinto Raffaello a dipingere se stesso ed un amico,l'amicizia maturata in modo diverso in qualsiasi contesto possibile,è morta.Ora esiste solo ipocrisia e guadagno personale.Ma ora basta,com'è lungo quest'articolo...meglio vedere che è in linea su msn,condividere un link su Facebook,pubblicare le mie foto ritoccate su Netlog e adescare un/a ragazzino/a sfaccendato/a su Badoo,e non dimentichiamo di dare un'occhiata a Uomini e Donne.Così apprenderemo per davvero i veri valori della vita.


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