mercoledì 16 marzo 2011

Perchè il nucleare sarebbe un fallimento in Italia


Dopo la tremenda catastronfe in Giappone, i soliti sciacalli di sinistra approfittano di questra indicibile tragedia per attaccare Berlusconi sulla sua legge a favore della diffusione di centrali nucleari in Italia. Nonostante io sia alle prese con i festeggiamenti della falsa unità d'Italia già da un bel po', il Giappone è un punto fisso nella mia mente perchè è un guaio mondiale, non solo giapponese.

Nella notte italiana tra venerdì e sabato, un tremendo terremeto di 8.9 -9.0 gradi della scala Richter ha colpito il Giappone. Finora nulla di preoccupante dato che i terremoti di magnitudo non inferiore a 6.0 gradi sono all'ordine del giorno. C'è un'organizzazione, un progresso e un avanzamento che l'Italia può solo vedere nei suoi sogni più belli. Nell'istante in cui il terremoto viene percepito, la popolazione viene avvertita con degli sms in un intervallo tra i 40 e gli 8 secondi prima della scossa, inoltre vengono annunciate le scosse con altoparlanti nella città, le metropolitane si fermano, le centrali nucleari si stoppano. Riescono a fermare tutto il Paese in uno schiocco di dita per poi riprendere la sessione come se nulla fosse (da dire che se la scossa è minore di 3.0 gradi Richter, non viene nemmeno segnalato. Il terremoto all'Aquila del 6 aprile 2009 era "appena" di 5.9 gradi e i danni sono ancora sotto gli occhi di tutti dato che nessuno si dà la pena di ricostruire. Dopo la super-scossa, il Giappone ha avuto almeno altre 4 scosse di circa 7.0 gradi e non hanno fatto alcun danno). No, il Giappone è riuscito a sostenere anche un terremoto così tremendo. Il problema è stato lo tsunami. Si sono registrate onde di almeno 10 metri di altezza con una forza spaventosa travolgendo centinaia di piccoli paesi e la prefettura di Miyagi, sommergendo interamente le 260 isole che costituivano l'arcipelago di Sendai. E' stato il quarto terremoto più forte della storia e i morti accertati sono circa 3mila. Ma, purtroppo, la tragedia non finisce qui.

A complicare la situazione ci hanno pensato le centrali nucleari presenti sul territorio. Le centrali nucleari più avanzate (e potete star certi che il Giappone aveva le migliori possibili) hanno attivato il sistema di autospegnimento. Ma lo tsunami e le successive scosse a ripetizione hanno fatto sì che il nocciolo si danneggiasse. Ma prima chiariamo come funzione una centrale nucleare, almeno per sommi capi: le centrali nucleari sfruttano un processo fisico-chimico chiamato fissione ossia la scissione del nucleo di atomi pesanti (di solito l'uranio o il plutonio) per creare atomi più piccoli e leggeri e sfruttare l'immensa energia liberata. Questo processo avviene in una porzione chiamata nocciolo che funge la funzione di preservare le scorie e le radiazioni che scaturiscono da questo processo. Quando il nocciolo fonde, è come se il tutto avvenisse senza protezione per cui l'ambiente sarà inevitabilmente ed eternamente contaminato. Sarà morto e rimarrà tale per un periodo quasi infinito. Ma non solo, grazie ai processi di condensa e con la formazione di nuvole, tutto il mondo sarà contagiato. Tale è stata la sciagura di Chernobyl, in aprile del 1986. Ormai in Italia si sorvola sulla tragedia e si dà la colpa di tutto questo all'uomo. Si criticano aspramente i piani del governo che prevede un impianto nucleare in Italia con una legge dell'aprile 2008. Proprio a questo proposito, il 12 giugno 2011 ci sarà il referendum a favore dell'abolizione della suddetta legge.

Io penso che ci siano ben poche persone capaci di dare una risposta completa e dettagliata su come funziona sul serio una centrale nucleare. Penso che sia inutile improvvisarsi professorini. Ora espongo il mio punto di vista: il nucleare è un grandissimo segno di civiltà e di progresso. E' segno di avanzamento tecnologico e culturale. Con delle centrali nucleari, l'Italia si renderebbe finalmente indipendente dal petrolio (e così davvero si darà uno schiaffone a Gheddafi e gente come lui), dalla schiavitù del gas dall'Est Europa e dalle nocive, pericolose e centomila volte più inquinanti e infette discariche, per non parlare dei vari inceneritori chiamati termovalorizzatori per dare un nome più bello. Inoltre, la Svizzera, la Francia e la Spagna sono piene zeppe di centrali nucleari, per cui l'Italia è comunque in pericolo, centrali nucleari o meno. Le scorie e le radiazioni sono facilmente smaltibili, la Svezia e altri Paesi scandinavi ne sono l'esempio più lampante. Diremmo addio al giogo delle energie esauribili. Io sono del parere che qualsiasi cosa sia giusta purchè fatta per bene. Anche i termovalorizzatori sarebbero perfetti se fossero davvero tali. Questo in Italia non è possibile, pertanto, costruire centrali nucleari sarebbe un autentico suicidio. Avremmo fusioni del nocciolo con una media di una volta ogni 6 mesi, ogni singola area del territorio sarà devastata e avvelenata dalle scorie e dalle radiazioni oltre i quotidiani carichi di rifiuti industriali, di amianto, di toner per stampanti delle aziende del nord sepolte nelle campagne del casertano. La mafia e la camorra prenderebbero il jackpot ancora di più di come fa oggi con le discariche, con l'edilizia e con i vari settori industriali e agricoli. E' impossibile che una centrale nucleare italiana sia a norma di sicurezza, il personale sarebbe poco e male istruito dato che sono rarissime le facoltà universitarie di questo settore.

Detto ciò, io ribadisco di essere assolutamente favorevole all'energia nucleare (un mio progetto è di diventare un tecnico in una centrale), ma in Italia è un progetto assolutamente irrealizzabile. Al referendum del 12 giugno io voterò assolutamente SI'.


P.S.= Vorrei segnalare un'iniziativa. Da Tim, Vodafone, Wind, Tre, CoopVoce, Tiscali o da telefono fisso Telecom, Infostrada, Fastweb, Teletu e Tiscali si può donare 2 euro alla CRI mandando un sms al numero 45500

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