giovedì 8 settembre 2011

Un capriccio di bambocci blocca per ore Piazza Amedeo a Napoli


Sono assolutamente basito innanzi a certe notizie. Pare che alcuni giovinastri della "Napoli bene" abbiano, tanto per passare il tempo, bloccato senza alcun motivo Piazza Amedeo. La giustificazione dei giovanotti è stata di "dover sfogare le energie prima dell'inizio della scuola".

Il tutto è partito da un tam-tam su Facebook da parte di ragazzi di età compresa tra 15 e 17 anni. La "protesta" si è diffusa a macchia d'olio tra tutte le discoteche e tutti i locali di Napoli fino a coinvolgere almeno 300 ragazzi i quali si sono istallati nel bel mezzo della piazza impedendo la normale circolazione del traffico (che a Napoli vuol dire ingorgo di 3 ore)e, con musica a tutto volume, hanno iniziato a ballare sulle auto parcheggiate e a distruggerle. Inutili sono state le denunce dei residenti e vani gli "interventi" dei vigili urbani.

E' una cosa vergognosa, assurda. Ha dell'incredibile. Io non trovo un termine adatto per descrivere una situazione simile. Sembra un episodio tratto da Arancia Meccanica tanto è grave, illogico, del tutto privo di senso, di spiegazioni e di giustificazioni. Dal nulla spuntano alcuni ragazzotti, ignoranti e raccomandati, figli dei banchieri e dei borghesi della "Napoli bene" e mettono a soqquadro una delle arterie di una metropoli europea. Assurdo

E secondo voi cosa hanno fatto i poliziotti? Sono intervenuti? Hanno chiamato una squadra per caricare simili bestie? No affatto. Hanno alzato impotenti le mani di fronte a dei padroni troppo al di là del loro coraggio e del loro potere. Sapevano benissimo che, se anche osavano respirare troppo forte di fronte a quei ragazzi, avrebbero perso il posto seduta stante in quanto raccomandati a loro volta da borghesi corrotti e senza scrupoli. Ma state pur certi che se era una manifestazione legittima (anche se, mi rendo conto, guidati da idee non sempre condivisibili) di qualche sindacato o di immigrati schiavizzati, sarebbero arrivati al completo dei commando da tutta la Campania e avrebbero caricato solo i vecchi, le donne e i pacifisti. I professionisti della violenza non si fanno catturare. Ci vanno sotto solo gli illusi che danno loro corda.

Ma tutto questo prescinde da qualsiasi obiettivo politico, morale o sociale. Non c'è alcuna spiegazione. E' successo semplicemente che un gruppetto di figli di papà nullafacenti, hanno bloccato la strada, senza alcun tipo di rispetto, facendo come se fossero a casa loro. Questo ovviamente mi fa riflettere su almeno tre temi: 1) Internet non deve essere accessibile a cani e porci; 2) Come troppo poca libertà fa male, è vero anche l'eccesso opposto; 3) Le nuove generazioni di napoletani hanno davvero smarrito il ben de' l'intelletto.

Internet è nato per un progetto comune in cui utenti di tutto il mondo, di qualsiasi sesso, razza e religione scambiassero materiale di qualsiasi genere. Così non è stato. Internet tira fuori il peggio delle persone. L'anonimato è una specie di passamontagna per le migliaia di persone frustrate che si incontrano in giro e internet è il luogo perfetto per dar sfogo a tutta la frustrazione e alla loro ignoranza. Questi ragazzi in primis. Secondo me va abolito finché la gente non avrà imparato a comportarsi bene. Vanno civilizzati.

Il punto numero 2 è un discorso che ho affrontato migliaia di volte e sono stanco di scrivere un altro torrente di parole che alla fine non aggiungono e non tolgono nulla a ciò che già è scritto. Ribadisco solo che la democrazia semplicemente non funziona. Troppa libertà fa male. Questi ragazzi sono privi della benché minima rettitudine morale e civile. La colpa è molteplice: dei loro genitori borghesotti e riccastri che li hanno viziati all'infinito, della scuola pubblica che è andata in malora, delle istituzioni che a Napoli sono inesistenti e, quelle che ci sono, dannose.

Un individuo non è nessuno senza che qualcuno gli dia una guida, un rigore morale da seguire in autonomia e svolgerlo anche a prescindere dai cani che abbaiano addosso come un genitore, un professore o un poliziotto. Ciascuno di noi deve seguire un'indole indipendente che ci renderà liberi nel vero senso del termine(anche se solo dal punto di vista "politico") in quanto non avremo bisogno di controlli perché noi siamo i migliori poliziotti di noi stessi. Ma, qualora questa morale fallisse, qualora questi principi venissero ignorati o, talvolta, calpestati, allora non c'è che una sola soluzione: togliere all'individuo qualsiasi tipo di libertà, inculcargli la paura anche del parlare in modo tale da fargli rimpiangere quel senso di libertà che prima aveva e che non sapeva nemmeno di possedere. Forse, questi ragazzotti imparerebbero molto da un'esperienza del genere.

E' stato così per i nostri nonni e genitori che hanno saputo cosa voleva dire dittatura sotto il fascismo prima e sotto le famiglie patriarcali poi. Io non so come sia la situazione altrove, ma a Napoli tutta la rettitudine è andata persa. L'unica via è una dittatura hitleriana, di qualunque colore essa sia (non dico staliniana perché non vorrei essere troppo duro). Forse, se un nuovo dittatore tornasse, questi ragazzi così come i loro genitori, così come gli impiegati nullafacenti, così come i membri di commissione corrotti, così come i professori succhia-stipendi, così come i politici "magnaccioni" sparirebbero. Così come sparirebbe qualsiasi tipo di immondizia dalle strade e nessuno oserebbe buttare a terra nemmeno la cicca di una sigaretta.

Io non sono fascista, né comunista né nulla, io odio certe etichette, io credo solo che debba esistere una scala di valori in cima alla quale ci deve essere l'amore per la propria terra e l'impegno costante di riportarla ai vertici del mondo come era una volta. Una dittatura è la chiave per tutto questo? Ben venga allora. Che tornino la Feldgendarmerie, la Gestapo, le SS, la Wehrmacht, l'Oberkommando, il Kgb, la Ceka, l'NKVD. Che torni Hitler, Milosevic, Tito e tutti gli altri. Solo grazie ad essi potremmo apprezzare com'è bello il mondo senza di loro. Che radessero al suolo le discoteche, Scampia, Secondigliano, tutta l'area periferica degradato del napoletano e lasciassero, però, tutti i monumenti e i luoghi culturali (e sarebbe la maggior parte della città). Li valorizzassero. Evidentemente quei ragazzi non sanno tutto questo. Forse entrerebbe qualche principio morale all'interno dei loro cervelletti impregnati di birra.

Per quanto riguarda il terzo punto, sarebbe una storia troppo lunga e tutto lo spazio sul server di blogger.com non basterebbe. Mi auguro solo che tutto questo, un giorno, possa finire e che Napoli possa tornare ai posti che merita, un giorno, perché non esistono notti infinite. Un giorno gli storici definiranno il 2000 come "Nuovo Medioevo". Tutti i medioevi sono intervalli di tempo finiti, salvo poi ritornare in un futuro che può essere lontano quanto prossimo, nell'interminabile ciclo immutabile ed eterno dell Storia.

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