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mercoledì 13 aprile 2011

BORGHEZIO DA LUCIA ANNUNZIATA - In mezz'ora 10/04/2011


Ormai questo blog sta diventando monotematico e la monotonia ne sarà una diretta conseguenza. Eppure il seguente argomento sta ancora divampando nella mia mente scombussolata: questa maledetta unità d'Italia. Ma non temete, non farò l'ennesima stancante, ripetitiva e pomposa orazione sulla Conquista del Sud e sulla celebrazione forzata delle terre colonizzate. Aprirò solo una piccola parentesi su un episodio che mi ha riguardato in prima persona a scuola. Durante la nostra lezione normale, il vicepreside ci avvisa che dovevamo "salire sopra per visualizzare un docu-film sull'Unità d'Italia (ed era il 31 marzo) ". Io, stanco e spossato dalle continue discussioni e dibattiti avvenuti con i professori e con i conoscenti che non erano a conoscenza di un'altra visione dei fatti, ero sull'orlo delle lacrime. Non ne potevo davvero più, non potevo credere che tutte quelle centinaia di persone credessero ad una storiella simile senza aver ascoltato nemmeno una campana diversa. E' da dire che la maggioranza delle persone che celebrano ipocritamente come forsennati l'unità d'Italia non sanno nemmeno loro cosa si stia celebrando, ma è snervante lo stesso. In ogni caso, dopo la visione di un "filmato" squallido, privo di contenuti e di insegnamenti e fatto con spezzoni di vari film (tra i quali persino uno di Celentano), alla solita domanda del "Chi vuole parlare?", mi sono alzato, ho preso la parola e ho impiantato un discorso su due piedi riguardante le centinaia di punti oscuri mai chiariti su quel periodo, sui rapporti tra piemontesi e camorristi, sull' infamia sabauda e sulla colonizzazione e Olocausto del Meridione. Parlare davanti a centinaia di persone, tutte molto attente, è stato bello e secondo me utile. Chissà, può darsi che qualcuno di loro abbia iniziato a cercare qualcosa ed ora ha delle vedute più larghe sugli avvenimenti di quel triste arco storico. Mi aspettavo risposte che nessuno mi ha dato, nessuno ha saputo contrastarmi; solo farfugliamenti dissennati sul fatto che l'Unità d'Italia deve essere trattata dagli "storici colti" e che tutto il processo revisionista che sta correndo su internet sia una strumentalizzazione politica da parte di qualcuno. In ogni caso, ho subito solo interruzioni quando ho cominciato a dare argomenti troppo convincenti (a mio parere. Ottimo esempio di retorica di regime e di chiusura mentale. Questi dovrebbero essere i cittadini dell'Italia "fondata sulla democrazia e sulla libertà di pensiero e di parola". In ogni caso è stata una giornata positiva. Ma chiudiamo qui questa parentesi.


Volevo parlare di ben altro, ma sempre in qualche modo connesso alla disgraziata Unità d'Italia. Ricordo benissimo che il mio primo articolo fu sulla Lega. Il titolo è "Considerazioni di un Italiano". Allora non possedevo molta dimestichezza con cose impegnative e serie quali un blog (che rimane tale nonostante il cattivo e superfluo uso che molti ne fanno). Venivo da idee alcune sbagliate ed altre da rivedere. Queste idee si sono sviluppate nel tempo e il loro progresso è ben visibile dalla lettura di tutti i miei post. A leggere quelli iniziali mi sembro un'altra persona. All'epoca consideravo la Lega un male assoluto per l'unica ragione che il loro scopo sia quello di dividere l'Italia, fatto che, per me, era inaccettabile e scandaloso. Il mio astio verso questa è esattamente identico a prima, ma per motivi diversi. E' un partito che incarna tutto ciò che di brutto c'è nel mondo. Non è un'esagerazione. Pensateci bene: razzismo, xenofobia, omofobia (penso che non ci sia bisogno di commentare queste tre cose), violenza, squadrismo, dittatura, delinquenza, ipocrisia e criminalità organizzata. Qui correggo molte cose che scrissi nel mio primissimo post. La Lega non nacque come partito di estrema destra: sarebbe inconcepibile per un partito di estrema destra pensare di dividere la Patria o di instaurare una guerra civile tra Nord e Sud. Mi scandalizzo letteralmente quando sento persone accusare la Lega di fascismo, che si definiscono leghisti e fascisti o quegli 'individui' lobotomizzati da certi ambientini di curve di stadi dichiararsi fascisti odiando a morte il Sud.

Avendo visto di recente il film L'Onda, davvero un film memorabile anche se con molte romanzate secondo me, sono rimasto impressionato da quali e quante analogie ci sono con la reale politica di questo movimento. Tanto per cominciare, è un progetto basato sulla non esistenza, sulla bugia. Un gruppetto di contadini lombardi analfabeti ed ignoranti hanno creato dal nulla un pezzo di terra inesistente chiamato Padania ,del quale non conoscono nemmeno loro i confini esatti, abitata da gente con presunte origini celtiche (?!) e vittime di un presunto Stato italiano (costituito, peraltro, da loro stessi) che penalizza il Nord a favore di Roma e del Meridione (!!!!!!!!!!!!!). Il processo di crescita di questo partito è quantomeno simile alla genesi del movimento Onda dell'omonimo film; un gruppo di persone, o per togliersi dai propri guai personali o, effettivamente, per portare avanti un progetto di riabilitazione del Settentrione, legittimissimo, per carità, hanno messo su un mito senza fondamenta né storiche né pratiche. Il loro obiettivo era, in primis, scatenare un guerra civile contro i meridionali e inculcare idee razziste e violente nelle menti dei propri adepti nei confronti dei 'terroni', degli immigrati e dei 'comunisti' (odio effimero nato da chissà cosa). Molti dei loro obiettivi sono stati effettivamente raggiunti. Il loro progetto di autarchia è andato in porto ed ora si ritrovano padroni effettivi del governo, con in mano tutta la maggioranza, mentre alle elezioni raggiungono a stento l'8%. Ecco, l'unica analogia con il fascismo è l'inizio. Entrambi sono nati come movimenti violenti, razzisti e discriminatori (o meglio, la Lega lo ha solo mascherato, mentre Mussolini li ha acquisiti dopo), entrambi non dovevano stare al governo per la loro mancanza di democrazia, ed entrambi si sono insediati al governo illecitamente grazie alla concessione del premier di turno, Giolitti per quanto riguarda Mussolini e Berlusconi per quanto riguarda la Lega nonostante gli screzi dopo il '94 visto che Bossi è stato il responsabile della caduta del primo governo Berlusconi ed entrambi hanno giurato di non guardarsi nemmeno più in faccia.

Questo progetto è tutt'ora in corso ed è in continua evoluzione. La Lega si è espansa in tutte le regioni del Centro-Nord coinvolgendo regioni anche del Centro-Sud come la Sardegna e il Lazio. Da questo nascono molti commenti maliziosi ma tutto sommato veritieri sul fatto che, se la Lega si presentasse alle elezioni nelle regioni meridionali, avrebbero dei consensi anche lì. Ma la Lega non farebbe mai una cosa del genere. Già è andata troppo oltre presentandosi nel Lazio, si è infiltrata nel cuore del loro nemico raggiungendo consensi. Questa è la cosa grave. Come è possibile che esistono laziali che votano Lega? Da dove nascono queste crisi di masochismo mistico? E allora io posso concludere dicendo che basta poco, davvero pochissimo, per sottomettere un gruppo di persone. "L'unione fa la forza", "Tutti uniti siamo più forti", "Nessuno ci potrà fermare se rimaniamo uniti" e centinaia di altri proverbi sono tutti sbagliati: la vera forza è insita in un mondo trascendentale ed astratto che trova luogo solo nella più profonda parte di ciascuno di noi. L'individuo è il vero potere, l'unione (ammassamento) è debolezza e fragilità. La Lega, come i Partiti che diedero vita a Stati totalitari, ha imparato a sfruttare questa debolezza e ne ha fatto la sua forza.

Ma in che modo la Lega ha manipolato e modificato (in maniera più o meno reversibile) la mente dei propri elettori? Già si commette un errore pensando che il "leghismo" sia circoscritto solo alla cerchia (per il momento non ancora stretta e, fortunatamente, in netta diminuzione dopo il pandemonio di Lampedusa) di affiliati e militanti. La Lega si aggira come uno spettro in ognuno di noi (Uno spettro si aggira per l'Europa.....). Tralasciando gli affari sporchi della Lega e i suoi ben noti rapporti con la criminalità organizzata (soprattutto la 'ndrangheta), mi riferisco alla forma mentis totalmente stravolta che produce il leghismo. E' un leghista chiunque diffonda bugie per il proprio tornaconto, chiunque sia razzista e cavalchi paure dovute dall'ignoranza senza alcuna ragione, chiunque che sfrutti qualsiasi situazione come fonte di guadagno personale. E' un leghista chiunque pensi che la camorra, l'omertà, la malavita, gli omicidi, i 'regolamenti di conti' e tutto ciò che è collegato alla sfera mafiosa sia solo prerogativa del Sud. E' un leghista chiunque continui a sostenere che al Nord la mafia esiste ma è limitato a pochi padrini delinquenti e che la mafia in nessun modo è entrata nelle istituzioni e della politica del Nord come lessi qualche tempo fa sul Giornale online in preda ad un masochismo sfrenato, crogiolandomi nel dolore dovuto alla conoscenza di quanto siano ignoranti e cattivi chi ci governa, forse lo stesso che spinge la gente sarda e laziale a votare Lega.

E' un leghista chiunque ami o anche solo rispetti una persona del genere, come nel video che trovate sotto. Tutti noi, credo, dovremmo lottare disperatamente affinché non si abbia alcun punto in comune con lui.

mercoledì 26 gennaio 2011

Il Giornale di casa Berlusconi: come fa ad esistere ancora?

Stamattina, per cercare di ampliare i miei orizzonti, sono andato in edicola a comprare il Giornale di Feltri. Ad essere sincero, ero anche curioso di vedere un giornale di cui si è tanto discusso. Credevo, piuttosto, di trovare un quotidiano tipo Repubblica (un quotidiano, cioè, con tutte le sue fazioni e realtà modificate ) ma a favore di Berlusconi. Invece io sono rimasto assolutamente sbigottito, ero esterrefatto. Qualsiasi cosa (tutto di tutto!) è scritto solo ed esclusivamente per difendere Berlusconi. Ecco la prima pagina:





E' un'indecenza nel modo più assoluto. E' un continuo attacco agli oppositori di Berlusconi senza alcuna autocritica, senza un biriciolo di onor del vero o di amore della verità. Mancano le fondamenta del senso del giornalismo. Invece di parlare dei fatti gravi dal punto di vista morale del loro padrone, mette a nudo le amoralità degli oppositori (a prescindere se siano storie fondate o meno. E' come se un calciatore, dopo che un giornalista gli avesse dato un brutto voto riguardo alla sua partita, pubblicasse il giorno dopo un video dello stesso giornalista che fa una figuraccia mentre gioca a calcio. Non ha nessun tipo di fondamento). Non può mancare, ovviamente, un attacco alla magistratura e alla televisione l'una colpevole di trattare Berlusconi come tutti gli altri e l'altra di far parlare personaggi scomodi per il regime (indipendentemente se li apprezziate o meno).

Va bene, abbiamo dato un'occhiata alla prima pagina. Ci sarà qualcosa di interessante senz'altro continuando a sfogliare. Sarà un giornale fazioso ma fondamentalmente onesto. Ahimè, nulla di più falso. Andando alle pagine 2 e 3 è possibile leggere la geniale filippica di questo imparziale e corretto giornale nei confronti di Fini, di Fli e dei suoi guai giudiziari (se l'inchiesta riguarda Berlusconi è tutto falso e senza prove, ma loro possono infangare e diffamare chi vogliono, questo credo sia sottinteso).
A pagina 4 invece assistiamo ad una foto di Berlusconi bello come il sole che invita tutto il Pdl a rimanere unito contro i veleni e i comunisti.

A pagina 5 è addirittura pubblicata un'accusa a Santoro di aver spinto al suicidio un maresciallo dei carabinieri con le sue accuse. Ovviamente tutto questo è documentato da prove scientifiche e serie, mentre invece dire che il ministro La Russa abbia aizzato la folla ad uccidere due carabinieri durante una manifestazione del Fronte della Gioventù negli anni '70 è pura pretensione.A pagina 6, invece, c'è forse l'articolo più bello di tutto il giornale: un attacco a Ballarò, Annozero e L'Infedele accusando questi programmi di insultare e di "avere un unico obiettivo:demolire Berlusconi". Ma non conta che è stato proprio il premier ad insultare tutti i presenti in studio per poi chiudere il telefono a Ballorò, che la cosa si sia ripetuta l'altro ieri su La 7, che ad Annozero abbia addirittura minacciato Santoro e che sul Tg 4 Emilio Fede ha "lanciato un ultimatum" a tutti coloro che osavano parlare del caso Ruby. Segue un bell'articoletto che non sto qui a ripetere. Sarebbe solo uno spreco di spazio sui server. Sono, invece, ansioso di riportare integralmente l'articolo di pagina 21:

"Napoli e lo sciopero fai-da-te. Che cosa ci si inventa a Napoli e dintorni pur di non lavorare? Ecco l'ultima trovata: donare sangue il giorno dello sciopero dei metalmeccanici proclamato dalla Fiom per il 28 gennaio. Un gruppo di lavoratori pubblici e privati, indispettiti dalla mancata adesione della Cgil all'agitazione, hanno escogitato il modo per solidarizzare con i colleghi di Pomigliano e Mirafiori. Lo 'sciopero fai-da-te' prevede che queste persone il 28 si asterranno dal lavoro perchè donatori di sangue. In questo modo, si legge in una nota, 'avremo il diritto previsto per legge di assentarci dal lavoro, esprimeremo la nostra solidarietà ai metalmeccanici e alla Fiom, daremo per scelta in nostro sangue alla collettività e non per costrizione a Marchionne e a Fiat'. Ma dopo il prelievo parteciperanno ai corte?"

L' articolo non è firmato, ma provo tanta pietà per colui che l'ha scritto. Infatti egli/ella è schiavo/a di ben tre cose: dell'ignoranza, il giogo più pesante; del suo padrone Silvio Berlusconi, verso il quale avrà un rapporto di assoluta devozione forzata (deve essere costretto/a a dire che 2+2=3 se il suo padrone gli ordina di dire così); dei soldi (per guadagnare 10 euro dovrà leccare i piedi al padrone in tutti i modi possibili ed immaginabili). Se a Napoli hanno trovato l'ennesimo modo di non lavorare, senz'altro l'autore avrà migliaia di tecniche che gli consentono di guadagnare i soldi senza muovere un dito. Si vergogni e veda a cercarsi un vero lavoro anzichè spillare i soldi pubblici.

Continuiamo a sfogliare il ridente giornale. Voi direte: "si può essere faziosi su tutto, ma la cultura e bipartisan". Lo pensavo anche io prima di dare un'occhiata alla "pagina culturale". Ecco una foto:


Una vergogna. In poche parole stanno osannando un certo Eugenio Corti dicendo che il sistema non l'ha voluto riconoscere nella letteratura italiana perchè anticomunista. Ovviamente bisogna trovare un demonio anche in questo, un nemico inesistente, un castello di carta. La cosa ancora più scioccante è che, nella pagina della cultura, scrive anche Vittorio Sgarbi, personaggio noto e apprezzato da alcuni per via dei suoi insulti e le sue urla. Cos'altro c'è? Ah sì, una bella pubblicità sul miglioramento dell'assistenza sanitatia, della riduzione delle liste d'attesa nel Lazio, addirittura una pubblicità su un miliardo di euro speso dal governo per la disoccupazione giovanile, sull'aumento delle ore di lavoro, i soliti fattarelli per screditare esponenti dell'opposizione (ormai non si contano più), le lettere dei lettori che sanno parlare solo della storia di Berlusconi vittima del sistema comunista che governa l'Italia e poi? Ah già, la ciliegina sulla torta è la definizione del libro Terroni di Pino Aprile un "pamphlet per tifosi". Ennesimo tentativo per gettare fango sul sud tramite la divulgazione di cose false, inventate, create per far perdere al Meridione il loro senso di appartenenza alla terra, per oscurare le ricchezze che avevano e per far credere allo schiavo non solo di non esserlo, di non esserlo mai stato e mai lo sarà, ma che la sua condizione da schiavo sia la migliore possibile. Se non è dittautra questa...

In conclusione, questo è senz'altro l'oggetto più sporco, più corrotto e disonesto che abbia mai varcato la soglia di casa mia. E' un giornale dove traspare odio, razzismo, diffamazioni, violenza e incitamente al disprezzo altrui. Mai nessuna notizia sarà vera. E questo che dico non è prevenzione o mancanza di confronto: non vi è alcun confronto possibile con robaccia simile, non è difesa di qualche ideale o progetto col quale rapportarsi: è semplice fango, menzogna, dittatura, creata allo scopo di lavare il cervello alla popolazione. E' un giornale in cui non si fa altro che difendere Berlusconi e ad attaccare i suoi oppositori con metodi stalinisti, con cattiveria, con articoli subdoli e cattivi in ogni pagina, in ogni tema trattato. Anche andando alla pagina dello sport troverete insulti su Santoro, Travaglio o Saviano. E' un giornale pericoloso. E' un giornale che inganna. E' un giornale dove Sgarbi si permette di dire che "spiare le escort costa più della cultura" quando non c'è mai stato un governo che abbia apportato simili tagli alla cultura e alla ricerca (indipendentemente da come voi la pensiate), che prende in giro i suoi lettori dicendo l'esatto contrario di ciò che è. Se una relatà è scomoda, ripetono l'esatto contrario in ogni occasione disponibile. E' un giornale basato sulla cattiveria. Invito tutti voi a non leggere simile robaccia, a boicottarlo al fine di farlo chiudere. Altrimenti non ci meravigliamo si si hanno spettacoli come questo.