mercoledì 26 gennaio 2011

Il Giornale di casa Berlusconi: come fa ad esistere ancora?

Stamattina, per cercare di ampliare i miei orizzonti, sono andato in edicola a comprare il Giornale di Feltri. Ad essere sincero, ero anche curioso di vedere un giornale di cui si è tanto discusso. Credevo, piuttosto, di trovare un quotidiano tipo Repubblica (un quotidiano, cioè, con tutte le sue fazioni e realtà modificate ) ma a favore di Berlusconi. Invece io sono rimasto assolutamente sbigottito, ero esterrefatto. Qualsiasi cosa (tutto di tutto!) è scritto solo ed esclusivamente per difendere Berlusconi. Ecco la prima pagina:





E' un'indecenza nel modo più assoluto. E' un continuo attacco agli oppositori di Berlusconi senza alcuna autocritica, senza un biriciolo di onor del vero o di amore della verità. Mancano le fondamenta del senso del giornalismo. Invece di parlare dei fatti gravi dal punto di vista morale del loro padrone, mette a nudo le amoralità degli oppositori (a prescindere se siano storie fondate o meno. E' come se un calciatore, dopo che un giornalista gli avesse dato un brutto voto riguardo alla sua partita, pubblicasse il giorno dopo un video dello stesso giornalista che fa una figuraccia mentre gioca a calcio. Non ha nessun tipo di fondamento). Non può mancare, ovviamente, un attacco alla magistratura e alla televisione l'una colpevole di trattare Berlusconi come tutti gli altri e l'altra di far parlare personaggi scomodi per il regime (indipendentemente se li apprezziate o meno).

Va bene, abbiamo dato un'occhiata alla prima pagina. Ci sarà qualcosa di interessante senz'altro continuando a sfogliare. Sarà un giornale fazioso ma fondamentalmente onesto. Ahimè, nulla di più falso. Andando alle pagine 2 e 3 è possibile leggere la geniale filippica di questo imparziale e corretto giornale nei confronti di Fini, di Fli e dei suoi guai giudiziari (se l'inchiesta riguarda Berlusconi è tutto falso e senza prove, ma loro possono infangare e diffamare chi vogliono, questo credo sia sottinteso).
A pagina 4 invece assistiamo ad una foto di Berlusconi bello come il sole che invita tutto il Pdl a rimanere unito contro i veleni e i comunisti.

A pagina 5 è addirittura pubblicata un'accusa a Santoro di aver spinto al suicidio un maresciallo dei carabinieri con le sue accuse. Ovviamente tutto questo è documentato da prove scientifiche e serie, mentre invece dire che il ministro La Russa abbia aizzato la folla ad uccidere due carabinieri durante una manifestazione del Fronte della Gioventù negli anni '70 è pura pretensione.A pagina 6, invece, c'è forse l'articolo più bello di tutto il giornale: un attacco a Ballarò, Annozero e L'Infedele accusando questi programmi di insultare e di "avere un unico obiettivo:demolire Berlusconi". Ma non conta che è stato proprio il premier ad insultare tutti i presenti in studio per poi chiudere il telefono a Ballorò, che la cosa si sia ripetuta l'altro ieri su La 7, che ad Annozero abbia addirittura minacciato Santoro e che sul Tg 4 Emilio Fede ha "lanciato un ultimatum" a tutti coloro che osavano parlare del caso Ruby. Segue un bell'articoletto che non sto qui a ripetere. Sarebbe solo uno spreco di spazio sui server. Sono, invece, ansioso di riportare integralmente l'articolo di pagina 21:

"Napoli e lo sciopero fai-da-te. Che cosa ci si inventa a Napoli e dintorni pur di non lavorare? Ecco l'ultima trovata: donare sangue il giorno dello sciopero dei metalmeccanici proclamato dalla Fiom per il 28 gennaio. Un gruppo di lavoratori pubblici e privati, indispettiti dalla mancata adesione della Cgil all'agitazione, hanno escogitato il modo per solidarizzare con i colleghi di Pomigliano e Mirafiori. Lo 'sciopero fai-da-te' prevede che queste persone il 28 si asterranno dal lavoro perchè donatori di sangue. In questo modo, si legge in una nota, 'avremo il diritto previsto per legge di assentarci dal lavoro, esprimeremo la nostra solidarietà ai metalmeccanici e alla Fiom, daremo per scelta in nostro sangue alla collettività e non per costrizione a Marchionne e a Fiat'. Ma dopo il prelievo parteciperanno ai corte?"

L' articolo non è firmato, ma provo tanta pietà per colui che l'ha scritto. Infatti egli/ella è schiavo/a di ben tre cose: dell'ignoranza, il giogo più pesante; del suo padrone Silvio Berlusconi, verso il quale avrà un rapporto di assoluta devozione forzata (deve essere costretto/a a dire che 2+2=3 se il suo padrone gli ordina di dire così); dei soldi (per guadagnare 10 euro dovrà leccare i piedi al padrone in tutti i modi possibili ed immaginabili). Se a Napoli hanno trovato l'ennesimo modo di non lavorare, senz'altro l'autore avrà migliaia di tecniche che gli consentono di guadagnare i soldi senza muovere un dito. Si vergogni e veda a cercarsi un vero lavoro anzichè spillare i soldi pubblici.

Continuiamo a sfogliare il ridente giornale. Voi direte: "si può essere faziosi su tutto, ma la cultura e bipartisan". Lo pensavo anche io prima di dare un'occhiata alla "pagina culturale". Ecco una foto:


Una vergogna. In poche parole stanno osannando un certo Eugenio Corti dicendo che il sistema non l'ha voluto riconoscere nella letteratura italiana perchè anticomunista. Ovviamente bisogna trovare un demonio anche in questo, un nemico inesistente, un castello di carta. La cosa ancora più scioccante è che, nella pagina della cultura, scrive anche Vittorio Sgarbi, personaggio noto e apprezzato da alcuni per via dei suoi insulti e le sue urla. Cos'altro c'è? Ah sì, una bella pubblicità sul miglioramento dell'assistenza sanitatia, della riduzione delle liste d'attesa nel Lazio, addirittura una pubblicità su un miliardo di euro speso dal governo per la disoccupazione giovanile, sull'aumento delle ore di lavoro, i soliti fattarelli per screditare esponenti dell'opposizione (ormai non si contano più), le lettere dei lettori che sanno parlare solo della storia di Berlusconi vittima del sistema comunista che governa l'Italia e poi? Ah già, la ciliegina sulla torta è la definizione del libro Terroni di Pino Aprile un "pamphlet per tifosi". Ennesimo tentativo per gettare fango sul sud tramite la divulgazione di cose false, inventate, create per far perdere al Meridione il loro senso di appartenenza alla terra, per oscurare le ricchezze che avevano e per far credere allo schiavo non solo di non esserlo, di non esserlo mai stato e mai lo sarà, ma che la sua condizione da schiavo sia la migliore possibile. Se non è dittautra questa...

In conclusione, questo è senz'altro l'oggetto più sporco, più corrotto e disonesto che abbia mai varcato la soglia di casa mia. E' un giornale dove traspare odio, razzismo, diffamazioni, violenza e incitamente al disprezzo altrui. Mai nessuna notizia sarà vera. E questo che dico non è prevenzione o mancanza di confronto: non vi è alcun confronto possibile con robaccia simile, non è difesa di qualche ideale o progetto col quale rapportarsi: è semplice fango, menzogna, dittatura, creata allo scopo di lavare il cervello alla popolazione. E' un giornale in cui non si fa altro che difendere Berlusconi e ad attaccare i suoi oppositori con metodi stalinisti, con cattiveria, con articoli subdoli e cattivi in ogni pagina, in ogni tema trattato. Anche andando alla pagina dello sport troverete insulti su Santoro, Travaglio o Saviano. E' un giornale pericoloso. E' un giornale che inganna. E' un giornale dove Sgarbi si permette di dire che "spiare le escort costa più della cultura" quando non c'è mai stato un governo che abbia apportato simili tagli alla cultura e alla ricerca (indipendentemente da come voi la pensiate), che prende in giro i suoi lettori dicendo l'esatto contrario di ciò che è. Se una relatà è scomoda, ripetono l'esatto contrario in ogni occasione disponibile. E' un giornale basato sulla cattiveria. Invito tutti voi a non leggere simile robaccia, a boicottarlo al fine di farlo chiudere. Altrimenti non ci meravigliamo si si hanno spettacoli come questo.

4 commenti:

  1. Caro Dark, ma l'hai letto IL CAVALLO ROSSO di Eugenio Corti? Leggilo che ti aprirebbe il cervello
    Marco

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  2. Non sono assolutamente entrato né nel merito del libro né della qualità dell'uomo o dell'autore. Ho criticato solo l'uso che il Giornale ne fa.

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    1. Se guardi la storia de "Il cavallo rosso" e di altri suoi lavori è ammesso e pacifico che è dagli anni '60 che rimane di nicchia per la sua opposizione al comunismo. Anzi, inizialmente lo hanno bastonato sia i giornali comunisti che quelli cattolici, quindi.
      E credo che comunque una scusa buona per parlarne sia che finalmente nel giugno 2011 si è portato in scena il "Processo e morte di Stalin".

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  3. Caro The Dark Gladiator, fai molto,molto male a non entrare nel merito del libro: il tuo atteggiamento non è meno fazioso del giornale che stai criticando. Ha ragione Anonimo: il libro "il cavallo rosso" è un capolavoro, volutamente oscurato dalla finta cultura di sinistra tuttora imperante (quella piccina piccina che ha festeggiato il ridicolo nobel a Fo, per esempio), ma non so se potrebbe aprire la mente di chi, caparbiamente, preferisce tenerla chiusa.

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