lunedì 2 gennaio 2012

Vi spiego la truffa e la totale inutilità del divieto di sparare i botti di capodanno

Augurando un sereno e prolifico 2012 a tutti i lettori, vorrei analizzare una questione che ha caratterizzato l'ultimo giorno del 2011 che, personalmente, mi ha davvero colpito e fatto molto riflettere: per la prima volta in Italia, sono stati vietati i botti di capodanno il quasi 2000 comuni.

L'iniziativa è partita da comuni del Nord: Venezia e provincia prima, Torino poi fino ad estendersi alla Toscana, all'Emilia e toccando il Sud con Bari, Palermo, Ercolano e Portici. Inutile dire che la campagna anti-botti sia stata un fiasco totale e, coloro che l'hanno indetta, dovrebbero come minimo dimettersi dopo la messa in evidenza di tale mancanza di autorità da parte loro.


La campagna anti-botti è stata appoggiata da una vasta schiera di animalisti, "pacifisti", preti e questori. Per la prima volta dopo anni ed anni, viene d'improvviso fuori il problema che i botti producono inquinamento e danni alla flora e alla fauna.

Tutto d'un tratto, viene fuori il lato buono e gentile dell'Italia civile che conta. Si sono organizzati nei modi più impensati per scovare i spacciatori di fuochi illegali e coloro che infrangevano il divieto. Le pene erano salatissime multe, ma non il carcere (tenete a mente questo per il discorso che verrà dopo).

Ma le statistiche del giorno dopo parlano di quasi 700 feriti in tutta Italia e due morti, uno a Roma, l'altro a Napoli (inutile dire che i tg hanno ragionevolmente ignorato gli otto feriti di Firenze, le mutilazioni, le risse, le coltellate e le guerriglie di Genova, gli arresti per esportazione di fuochi illegali a Verona e a Milano concentrandosi esclusivamente sul morto di Napoli e del mancato rispetto del divieto a Palermo, ma non ci facciamo più caso oramai..).

Ebbene, ora vi spiego le cause del fallimento e della dannosità mascherata di questo divieto:


  • Vietare una tradizione secolare e meridionale come quella dei botti è un ulteriore danno all'industria meridionale, essendo la stragrande maggioranza delle fabbriche di fuochi d'artificio al Centro-Sud. Il resto è quasi tutto d'importazione.
  • E' un'ipocrisia bella e buona creata per accontentare l'elettorato benpensante e perbenista. I botti non inquinano più di una coda di macchine ferme per due ore in autostrada e, al contrario delle auto, possono dar vita a spettacoli indimenticabili. Non vedo tanta dedizione all'ambiente da parte di sindaci e politicanti quando si tratta di acquistare l'ennesima auto blu, l'ennesimo jet privato e quando si vogliono costruire pale eoliche, nemico giurato di uccelli e panorami; per quanto riguarda gli animali, la loro natura impone loro di nascondersi in casi di pericolo e lo sapranno fare senz'altro egregiamente altrimenti risulteranno incompatibili con la vita. Gli animali uccisi, inoltre, risultano cani e gatti investiti da auto guidate a tutta velocità o ustionati da petardi selvaggiamente legati alla coda. Ma, con tutta la rabbia necessaria nell'ascoltare notizie di tale scempio e di tale cattiveria, la causa non risulta essere dei botti, ma dell'elevata quantità di alcool che circola per locali e discoteche. Bisognerebbe vietare lo champagne semmai !
  • Avendo spiegato, a parere del sottoscritto, con sufficienza la totale inutilità e,anzi, la dannosità di aver vietato i botti (cosa che nessun Paese civile fa! Basta visualizzare le immagini del capodanno di New York, Londra e Pechino per avere una dimostrazione pratica delle mie parole), è tragicomico segnalare che si è sbagliato anche... a sbagliare. Infatti, se i sindaci di questi 2000 comuni avessero voluto vietare sul serio i botti, avrebbero dovuto dichiarare fuorilegge tutte le fabbriche di botti, anche quelli legali. In tal modo, non avrebbero potuto esistere acquirenti onesti e così, chiunque fosse stato trovato in possesso anche della più piccola miccetta, avrebbe dovuto essere punito legalmente. Ma ciò avrebbe richiesto la distribuzione di un adeguato vitalizio, o almeno della garanzia di un lavoro con le stesse condizioni, ai lavoratori delle fabbriche di fuochi, legali fino a poc'anzi, senza contare l'enorme quantità di denaro persa con il mancato introito di botti che, essendo legali, devono essere approvati dallo Stato con un guadagno da parte di quest'ultimo. Scegliendo questo principio del non-intervento, promulgando questi decreti il 30-31 dicembre, quando la stragrande maggioranza di acquirenti di botti legali ha già portato a termine le proprie compere, lo Stato ha fatto sì che i soldi derivati dall'acquisto di botti gli entrassero comunque, sommando, così, i soldi entrati con le multe assegnate ai trasgressori del divieto. E questa, da che mondo è mondo, è proprio una truffa in piena regola.
  • Se il precedente punto è accettato, è facile far venir fuori un altro punto passato sotto silenzio. Mi sta bene che si cerchi di guadagnare sfruttando gli enormi capitali che si spostano per i botti di capodanno, specialmente al Sud dove i botti sono una religione vera e propria e ad essi sono collegati simbolismi, riti e scaramanzie. Ma quale sarebbe stata la mossa di un Ministro dell'Economia coraggioso ed intelligente? Quella di legalizzare i botti dichiarati illegali. In tal modo, si toglierebbe una grossissima fetta di mercato dalle mani della camorra, i botti verrebbero prodotti a regola d'arte (e non sfruttando la manodopera nordafricana) riducendo quasi a zero le possibilità di incidenti, e lo Stato godrebbe di flussi di denaro entranti da questa nuova attività. Ma questo non salta in mente a nessuno. E' un ragionamento talmente semplice che viene in mente persino a me. Prima ero convinto che non si facessero scelte impopolari per paura di perdere la poltrona, ma ora dovrebbero essere dei tecnici al governo, disinteressati al voto...
  • Infine, per le più banali norme di psicologia inversa, non si è mai sparato tanto in tutta Italia. Ciò dovrebbe essere noto anche ad un bimbo, ma, a quanto pare, sono concetti troppo difficili da capire.

Questa vicenda è passata disgraziatamente e prevedibilmente sotto silenzio. Quasi nessuno si è reso conto della barbaria, della vera barbaria, messa in atto n quei disgraziati 2000 comuni. Fa davvero piacere sentire che tanta gente ha ragionevolmente ignorato il divieto perché ci sono delle leggi fatte per essere infrante. Anche se Socrate non sarebbe stato d'accordo...



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