domenica 19 febbraio 2012

Sanremo 2012: sicuri che il problema di Siani non era quello di aver parlato napoletano?

Si è conclusa un'altra edizione del festival di Sanremo. A parte la scontatissima vincitrice (Emma) raccomandata dalla solita Maria De Filippi, vorrei puntare l'attenzione sulla performance di venerdì sera di Alessandro Siani, comico napoletano che si è visto autore di un paio di battute anche abbastanza comiche.





Ecco la pagella del Corriere della Sera su di lui:


Riesce nella difficile impresa di fare un monologo senza azzeccare nemmeno una battuta. Strappa l'applauso al pubblico dell'Aristion solo quando cede al demagogico e perora tema dell'unità d'Italia. Ma il primo dovere per un'Italia unita non sarebbe quello di parlare una lingua unitaria? Voto 4



A questo punto mi viene seriamente da ridere ed arrabbiarmi. Alessandro Siani, per il quale il sottoscritto certo non impazzisce, sarebbe demagogo perché ha tirato in ballo l'unità d'Italia? E perché non definire demagogo anche il Benigni dell'anno scorso? Quella era cultura? Quella era filosofia? Se lui avesse parlato in fiorentino, in lombardo o in romano nessuno avrebbe detto nulla. Sicuri che il suo unico difetto non era quello di aver parlato in lingua napoletana?

Non voglio più essere un colone. Che schifo l'Italia

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